venerdì 13 gennaio 2012

Kulturame Classici: La Posta di Kulturame #1



Caro Kulturame che non sei altro.

Ti scrivo in cerca di uno straccio di solidarietà per il fatto di essere stato licenziato dal mio lavoro.

Lavoravo presso una grande videoteca di proprietà di una nota multinazionale. Un giorno una donna incinta scortata dai suoi 12 figli maschi inciampa nel suo Burka (si era spaventata a vedere il cartonato di "I tre porcellini" attraverso la grata di stoffa e così indietreggiando ha incespicato) e vola dritta dritta nella sezione porno.

Naturalmente mi sono precipitato ad aiutarla a rialzarsi ed è stato allora che il suo figlio maggiore mi ha colpito sulla testa con un coscio d'agnello accusandomi di essere "un infedele che vuole le nostre donne" (parole sue).

Mentre i 12 figli maschi discutevano se il Corano prevedesse che venissi decapitato nel reparto videocamere la donna ha improvvisamente realizzato che tra le pieghe del suo burka erano rimaste una copia ciascuno di "L'Insostenibile Leggerezza dell'Ano", "Sborra tu che Sborro Io" e "Giochi di Mano Giochi di Puttano" e si è messa ad urlare.

Io personalmente mantengo la mia versione che stesse cercando di rubarle, ma il pubblico ministero che ha chiesto per me dodici anni con la condizionale per Attentato alla Multiculturalità dello Stato sostenendo che ho voluto produrre attriti con la comunità mussulmana non l'ha pensata così. "Che vuole" - mi ha detto l'avvocato - "se l'avesse chiamata 'negra di merda' forse avrebbe avuto qualche possibilità di assoluzione, ma accusare la moglie di un pio islamico di rubare film porno... (qui l'avvocato ha scosso la testa)".

In questa faccenda nessuno è stato dalla mia parte: la videoteca mi ha licenziato, il giudice mi ha condannato, la mia ragazza mi ha lasciato per ordine di Legambiente (a cui è iscritta da anni), la Chiesa mi ha scomunicato quando il Cardinale Ruini ha visto la spilla di John Holmes che porto sul cappotto, il rappresentante sindacale mi ha sputato in faccia e mi ha calpestato gli occhiali, un tizio di Forza Nuova mi ha chiamato "negro" (e ancora non ho capito il perchè), Maurizio Costanzo a Buona Domenica mi ha definito "un esempio di inciviltà" e ha detto che non ho rispetto per le donne incinte, un gruppo di rappers torinesi ha scritto su di me una canzone intitolata "servo del padrone, nemiko del popolo", un noto sito web dietrologico ha diffuso una teoria della cospirazione secondo la quale sarei un agente del Mossad (o del WalMart, non ricordo bene), l'Imam della locale moschea sta raccogliendo fondi per assumere uno shahid e un'associazione per i diritti della donna ha messo la mia foto su un opuscolo che spiega l'inevitabile natura biologica di stupratore del maschio occidentale.

Gli unici ad essere stati per un po' dalla mia parte sono stati un gruppo di ggiovani noglobbal del locale centro sociale okkupato. Ma quando si sono ripresi dagli effetti del pakistano kuello bbono qualche cazzone che non sa farsi gli affaracci suoi è andato a spiegargli che a denunciarmi non era stato un fantomatico tizio con il cappello da texano che brandendo la Bibbia mi ha accusato di smerciare pornografia. Allora mi hanno distrutto la macchina a colpi di estintore al grido di "solidarietà ai fratelli islamici", "abbasso le multinazionali del tabacco geneticamente modificato" e "kontro la violenza di stato".

Lo stress che questa faccenda mi ha provocato mi ha reso inabile al lavoro. Oggi non riesco fisiologicamente a fare nient'altro che stare in casa a guardare DVD di film scaricati illegalmente da internet, tranne quando gioco a "Oblivion" online o esco con gli amici a sfasciarmi di mohito e piadina. Ho fatto richiesta per la pensione di invalidità, ma mi è stato risposto che ci vogliono mille euro a testa per il dottore, il rappresentante del sindacato e un non meglio specificato onorevole gay di Rifondazione Comunista.

Almeno tu mi vuoi un po bene?

Guarniero Scheletro



Caro Scheletro, più che di solidarietà tu hai bisogno di una plastica facciale e di un passaporto costaricano. In alternativa potresti essere impiegato da un gruppo extraparlamentare di tipo radicale in qualità di esempio lampante di oppressione della società odierna. Il problema è trovarne uno che sia razzista, antislamico, filopornografia, antifascista, misogino, anticattolico, contro le multinazionali del video, sindacalista alternativo, avverso all'ambientalismo, socialista, impegnato contro la corruzione, che pensi che il rap sia la musica del diavolo e antigiustizialista. Non sono a conoscenza dell'esistenza di una simile organizzazione, ma se cerchi bene in internet dovresti trovarla. Forse il Ku Klux Klan, ma dato che, a quanto dicono in internet e quindi deve essere vero, sei stato identificato come agente del Mossad, io da loro non mi presenterei. Ne va della buccia.


Saluti Kulturali

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