venerdì 13 gennaio 2012

Kulturame Classici: Balla Anche Tu con i Puffi della Kulturamia.

Ho avuto una splendida idea per la sceneggiatura di un film di propaganda che possa spandere il Verbo kulturale e al tempo stesso fare un mucchio di soldi presso un'audience sempre meno interessata alla storia e sempre più a effetti speciali mozzafiato.

Ecco la trama: un giovane idealista viene inviato in missione sul pianeta Kulturamia dove la malvagia civiltà Occidentale moderna sta perseguendo i propri porci interessi economici a spese dei nobili abitanti indigeni protettori dell'ambiente che vivono in una armoniosa società le cui ingiustizie, conflitti e prevaricazioni interne faremo ben attenzione ad omettere.

Gli Occidentali sono guidati da Ronald R. Rumsfeld detto "Lo Sfregiato", un cattivissimo neocon. Per assicurarci che il film riscuota ancora maggior simpatia tra le masse illuminate ci assicureremo di includere espressioni come "shock and awe" e "risponderemo al terrore col terrore" che nel contesto non c'entrano un cazzo ma che quando lo spettatore illuminato le sente da' di gomito al suo amico seduto affianco con aria complice come per dirgli: "hai capito di chi parla", dimostrando in tal modo la sua sagacia e profonda comprensione degli avvenimenti recenti as opposed alle masse non lavate che insistono a parlare di grattacieli crollati e attacchi non provocati.

Il compito del giovane idealista è sterminare i Kulturamiani, ma non perché è cattivo di suo, è solo che è stato ingannato tutta la vita ed è convinto di essere dalla parte dei buoni. Ma il nostro giovane idealista è sveglio e nobile, di fatto, tanto perché questo non è un racconto razzista, molto più sveglio e nobile degli stessi indigeni della Kulturamia, le cui usanze e abilità, che loro ci hanno messo una vita ad imparare, acquisisce in pochi mesi e molto meglio degli stessi indigeni, tanto che lo eleggono capo. Tanto più che, essendo stato salvato nella foresta da una femmina di irachenoindigeno il nostro se ne innamora e vaffanculo a tutto il resto, perché come faceva notare Aristotele ne la Poetica, "tira più un pelo di figa che un carro di buoi".

Sulla strada della redenzione il nostro giovane eroe è guidato ed assistito dagli Occidentali meno Occidentali tra gli Occidentali. Coloro che sanno bene, avendo un quoziente intellettivo superiore al resto dei loro rozzi compatrioti, che la colpa di quello che succede nell'universo è sempre della propria civiltà e che "selvaggio è bello, selvaggio è nobile, viva Rousseau, noi guardiamo al futuro, moveon, hopenchange".

Per completare l'opera e fare appello ad un certo segmento dell'audience aggiungerei anche un po' di spiritualità. Ma dato che credere in un'entità superiore maschile che guida le nostre vite e detta le regole nell'universo con la quale cercare la comunione e della quale scoprire i voleri tramite sacerdoti interpreti del libro sacro è roba da Occidentali, ci includerò un'entità superiore femminile che guida le nostre vite e detta le regole nell'universo con la quale cercare la comunione e della quale scoprire i voleri tramite sacerdotesse interpreti dei fenomeni naturali. Altro che quelle merdose superstizioni da bible thumping rednecks!

Nel gran finale gli oppressi della Kulturamia, guidati dal gran capo Occidentale risvegliatosi dal coma del materialismo consumista, combattono una grande guerra di liberazione (che però dato che deve suonare bene chiameremo "rivoluzione", "pacifismo" o qualcosa del genere) contro Lo Sfregiato e i suoi neocon, e li massacrano (e ben gli sta, è tutta colpa loro, se non fossero quello che sono noi Kulturamiani non verremmo spinti alla disperazione al punto di massacrare la gente a casaccio). I pochi superstiti vengono rimandati al paese loro dove si pentono delle proprie azioni ed eleggono un presidente nero, e il pubblico lascia la sala fiero di appartenere al gran popolo degli oppressi che alla fine ha vinto e non ai perfidi sfruttatori Occidentali blasfemi che perdono.





Il protagonista del proposto ma mai realizzato "Balla con i Kulturami"



Ero molto fiero della mia idea per il mio magnum opus quando il minikulpopkul, il ministero della cultura propagandistica della Kulturamia, è intervenuto facendomi notare che la trama è semplicemente Balla con i Lupi, Pocahontas, L'Ultimo Samurai e probabilmente un decimigliaio di altre storie sotto mentite spoglie e che comunque la storia e i personaggi mancano di profondità tanto da trasformare tutta la sceneggiatura in un appiccicoso melodramma che nemmeno il Pedro Camacho di "La zia Julia e lo scribacchino" avrebbe potuto inventarsi. E poi mi ha chiesto in maniera sibillina secondo me cosa ne sarebbe ormai rimasto di Hollywood se non avessero inventato la computer grafica con la quale riciclare melodrammoni triti e ritriti.

Depresso dal rifiuto della mia stessa gente ho cercato conforto nel profeta Wellington e nel libro terzo delle e-mail dell'Antieroe ho rinvenuto coteste parole:

"Karo Kulturame, tu mi chiedi qual'è stato secondo me il film migliore del 2009, o almeno quello che ho visto nel 2009 che è piaciuto di più a me. Io te ne do' addirittura due:
The Art of the Tactical Carbine Volume I & II. Produttore Magpul Dynamics, starring i miei due attori preferiti: Chris Costa e Travis Haley.
Scoprire che a Febbraio 2010 verranno rilasciati ben due sequels mi ha commosso fino alle lacrime.
Ti invio i trailers. Ti raccomando di non perderli tutti e quattro!

PS: (notato le nuove basette lunghe di Travis? Awesome!)
 "












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